La “Cappella dei Crociati” nel Duomo di Salerno

Mosaico della Cappella dei Crociati - SalernoMosaico della Cappella dei Crociati - Salerno

Entrando nella cattedrale di Salerno e proseguendo per la navata di destra possiamo raggiungere la “Cappella dei Crociati“.

Prima di raggiungere la Cappella dei Crociati  vi consigliamo di  guardare verso sinistra per ammirare lo splendido sarcofago con effigi di epoca romana e coperchio medievale di un cavaliere di epoca angioina con ai piedi dei cani che simboleggiano l’eterna fedeltà.

Secondo i racconti storici i crociati salernitani prima d’affrontare il lungo, duro e pericoloso viaggio verso la Terra Santa entravano nella cattedrale e chiedevano l’aiuto e la benedizione di San Michele arcangelo, santo guerriero.

Quando arrivate al cospetto della Cappella dei Crociati osservate attentamente il mosaico dell’arcangelo San Michele.

L’arcangelo San Michele, infatti, non viene raffigurato come un guerriero con la corazza e la spada sguainata, ma in maniera irrituale viene creato con un’apertura di ali avvolgente ed accogliente nei confronti dei cavalieri e dei crociati diretti in missione in Terra Santa.

Occorre, inoltre, ricordare che in epoca medievale esisteva nella cattedrale di Salerno, prima di raggiungere la Cappella dei Crociati, un percorso  che  i cavalieri percorrevano con il peso della loro armatura, delle loro pesanti spade e dei loro cavalli per ricevere la benedizione.

Giunti al cospetto di San Michele i cavalieri crociati, prima di partire per la Terra Santa per liberare il Santo Sepolcro di Gesù, porgevano le loro armi – seguendo un antico rito propiziatorio – per farle benedire dalle autorità ecclesiatiche locali  prima della partenza. 

La Cappella dei Crociati  viene chiamata in questo modo perché questo luogo venne consacrato per la benedizione dei crociati salernitani dopo la visita di Papa Urbano II.

Papa Urbano II in un'illustrazione del II° secolo

Papa Urbano II in un’illustrazione del II° secolo

La visita di Papa Urbano II spronò anche la creazione a Salerno di una nuova confraternita con lo scopo di  promuovere la liberazione del Santo Sepolcro, la raccolta  di oblazioni per finanziare le crociate e la ricerca di proseliti fra la popolazione ed i cavalieri da mandare a combattere in Terra Santa.

Occorre a questo punto ricordare chi era Papa Urbano II.

Urbano II é il Papa che volle nel 1095 la prima crociata e che pronunciò il famoso discorso in favore della liberazione della Terra Santa durante il Concilio di Clermont in risposta ad una lettera di Alessio I Comneno, imperatore di Bisanzio.

Papa Urbano II - Concilio di Clermont

Papa Urbano II – Concilio di Clermont

Utilizzando come punto d’osservazione il mosaico di San Matteo seduto sul trono della Cappella dei Crociati  possiamo dire che guardando verso l’alto possiamo vedere prima la figura San Michele arcangelo, poi,  a destra del mosaico di San Matteo possiamo vedere San Giacomo e San Lorenzo e a  sinistra dello stesso, invece, possiamo vedere San Fortunato e San Giovanni.

Ai piedi del mosaico di San Matteo, sulla sinistra,  si può notare,  se si guarda con attenzione – viste le dimensioni – inginocchiato in segno di reverenza e preghiera, l’effige del famoso medico e  politico della Scuola Medica Salernitana Giovanni da Procida che nel 1258 finanziò il mosaico e altri restauri.

Sotto il mosaico di San Matteo, guardando verso l’altare, possiamo vedere l’urna che custodisce i resti mortali di Papa Gregorio VII.

Ritratto di Papa San Gregorio VII

Ritratto di Papa San Gregorio VII

Sullo scrigno di Papa Gregorio VII, morto a Salerno nel 1085 durante il suo esilio a causa delle lotte per le investiture, si può leggere una scritta in latino che tradotta recita:Ho amato la giustizia ed ho odiato l’iniquità: per questo muoio in esilio.