Tra tomba principesca e “Trazzera degli Stranieri”: La storia della zona archeologica di Monte Pruno

Trazzera degli Stranieri - Monte Pruno - Antica via commerciale di Poseidonia (Paestum)Trazzera degli Stranieri - Monte Pruno - Antica via commerciale di Poseidonia (Paestum)

Nascosto tra le maestose vette degli Alburni, il Monte Pruno sorge come custode silenzioso di un passato affascinante nel comune di Roscigno, in provincia di Salerno.

Con la sua altitudine di 879 metri s.l.m., questo monte non solo offre panorami mozzafiato, ma racconta una storia sepolta nel tempo.

Sulla sommità di Monte Pruno si estende un vasto pianoro, un tempo sede di un insediamento enotrio e lucano.

Questo luogo, risalente al periodo compreso tra il VII e il III secolo a.C., rivela i segreti di una civiltà antica che fiorì in armonia con la natura.

Frammenti di ambra, risalenti al VI e V secolo a.C., testimoniano di un passato vibrante, mentre una tomba principesca, scoperta nel 1938 e oggi esposta al Museo archeologico provinciale di Salerno, racconta di un’epoca di splendore.

Questa tomba principesca del IV secolo a.C. svela un corredo straordinario, tra cui una corona d’argento e un carro da guerra.

La raffinatezza del servizio da mensa, con vasi a figure rosse di produzione magno-greca e gli oggetti di bronzo di influenza etrusca, rivelano l’influenza delle colonie greche della piana costiera su questo antico insediamento.

La storia di Monte Pruno s’intreccia con un’antica via di comunicazione, la “Trazzera degli Stranieri“.

Questo ampio tratturo, le cui origini risalgono a epoche antecedenti alla dominazione romana, è stato per secoli il principale collegamento tra Poseidonia (Paestum), il Cilento, il Vallo di Diano e la Basilicata.

Un’importante via di transito per pellegrini, commercianti e guerrieri, la trazzera continua a raccontare la storia di un’area ricca di scambi culturali e commerciali.

Nonostante l’importanza degli insediamenti nei dintorni di Monte Pruno, nel corso del tempo si registra un declino a causa dell’arrivo di altre popolazioni nella zona.

Gli scavi archeologici indicano che alla fine del III secolo a.C., probabilmente in concomitanza con l’arrivo dei romani, gli insediamenti furono abbandonati in modo abbastanza improvviso.

Una cinta muraria aveva precedentemente circondato il centro fortificato, che raccoglieva la popolazione sparsa su una vasta area in caso di pericolo.

L’antica storia di Monte Pruno e Roscigno è un affascinante viaggio nel tempo, un racconto di civiltà sepolte e vie antiche.

Questi tesori nascosti ci invitano a esplorare la ricchezza culturale e storica di un territorio che ha visto il susseguirsi di popoli e influenze nel corso dei secoli.

Attraverso la “Trazzera degli Stranieri” e gli antichi reperti archeologici, possiamo riscoprire le tracce di un passato straordinario e continuare a tessere la storia di Monte Pruno e di Roscigno.