Incontro casuale con il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte

Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte - Padula (Salerno)Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte - Padula (Salerno)

Ho raggiunto e visitato il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte, dopo aver visitato la Certosa di San Lorenzo di Padula, per puro caso.

Il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte è collocato a cavallo tra il comune di Padula ed il comune di Sala Consilina nel territorio del Vallo di Diano.

Indicazione Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte

Indicazione Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte

Per quelli che sono alla ricerca di informazioni più dettagliate e precise per raggiungere il Battistero di San Giovanni in Fonte  possiamo dire che questa stupenda costruzione si trova nella contrada Fonti del comune di Padula in provincia di Salerno.

La prima volta che ho visitato il Battistero di San Giovanni in Fonte, per curiosità, ho seguito la scarsa segnaletica che m’indicava il percorso da seguire dopo aver lasciato la strada statale.

Poi sono sceso dalla mia macchina ed ho continuato il mio percorso a piedi seguendo una strada in terra battuta che m’ha condotto al cancello d’ingresso della zona in cui ci sono i resti del Battistero.

Da quello che si poteva leggere sui cartelli informativi il Battistero di San Giovanni in Fonte dovrebbe risalire al IV – V secolo d.C.

Man mano che m’avvicinavo all’antica costruzione la meraviglia e la curiosità aumentava sempre di più.

Prima d’entrare all’interno dell’antico Battistero mi sono fermato un attimo, ho collegato il mio smartphone ad internet ed ho letto moltissime informazioni che parlavano dell’importanza del sito storico che m’accingevo a visitare.

Non capita tutti i giorni di poter visitare uno dei monumenti più suggestivi e più importanti dal punto di vista storico e religioso del territorio del Vallo di Diano ed uno dei più importanti e dei più antichi insediamenti del cristianesimo nel sud Italia.

Antica cartina del Cilento

Antica cartina della Lucania ai tempi dei romani

Il sito dove oggi sorge Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte non è molto esteso, ma quello che resta del vecchio insediamento monumentale è un vero e proprio scrigno di storia, sacralità e religiosità.

A questo punto voglio ricordare che il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte ha origini antichissime legate alle prime evangelizzazioni cristiane nel sud Italia.

Questo era anche il luogo dove sorgeva Marcellianum, un antico ed importante insediamento abitativo di epoca romana.

Le caratteristiche più importanti di questo antichissimo battistero cristiano stanno nel fatto che le acque utilizzate per il battesimo dei cristiani provenivano da una locale sorgente perenne e che il battesimo avveniva rispettando l’antichissimo rito dell’immersione in vasca.

Il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte è stato edificato dove prima sorgeva l’antico tempio pagano della ninfa delle acque Leucotea, nell’antico borgo romano di Marcellianum, frazione della città romana di Cosilinum (antico borgo oggi presente nel territorio di Padula), lungo la dorsale di un importante asse viario di epoca romana, la via Popilia.

La via Popilia (o via Annia)  passava per l’antica Lucania e collegava la città di Capua alla città di Regium.

Per molto tempo il Battistero di San Giovanni in Fonte è stato un forte attrattore religioso.



Dobbiamo ricordare che prima nei dintorni del Battistero vi era un importantissimo e vitale centro urbano in cui sorgevano altre importanti costruzioni come la basilica e molte botteghe di artigiani che il tempo ha cancellato.

Nel 527 d. C. lo storico Cassiodoro, in una lettera inviata al re ostrogoto Atalarico, racconta del Battistero di San Giovanni in Fonte, dei battesimi per immersione e di una grande fiera che si teneva in questa località in onore di San Cipriano il 16 settembre.

Flavio Magno Aurelio Cassiodoro, inoltre, racconta di un prodigio che si verificava nel Battistero di San Giovanni in Fonte nel periodo della veglia pasquale durante l’atto notturno del battesimo dei catecumeni.

Lo storico racconta che ha assistito di persona alla suggestione dell’innalzamento e del ribassamento delle acque nella vasca durante il rito del battesimo.

Dovevano essere tantissimi coloro i quali accorrevano ad assistere ai battesimi per immersione e al fenomeno miracoloso dell’innalzamento e del ribassamento delle acque durante il rito del battesimo.

La passerella per raggiungere il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte

La passerella per raggiungere il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte

Oggi all’interno del Battistero di San Giovanni in Fonte, nei pressi della grande vasca battesimale, si può leggere su una tabella descrittiva, realizzata dopo i saggi archeologici,  dei gradini che utilizzavano i battezzandi per l’ingresso e per l’uscita dalla vasca e del ritrovamento della condotta che serviva per far defluire il livello dell’acqua dopo il battesimo.

Nel tempo, dopo la guerra greco-gotica (535-553 d.C.), l’invasione longobarda (VI secolo d.C.) e le scorribande saracene (IX – X secolo d.C.), il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte perse d’importanza e andò incontro ad un periodo di forte declino.

Nei secoli il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte passa di mano e cambia di proprietà più volte.

Prima il Battistero paleocristiano diventa proprietà dei benedettini di Venosa,  poi entra nella disponibilità dei cavalieri dell’ordine dei Templari sotto il regno di Ruggero II, detto il Normanno.

Purtroppo per molti secoli il sito storico ed architettonico dove sorge il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte  venne completamente abbandonata, divenne un rudere senza importanza e se ne perse la memoria storica.

La riscoperta del Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte ed il rilancio è da attribuirsi all’archeologo e studioso Vittorio Bracco intorno agli anni ’60.

Oggi questo monumento,  dopo un periodo di recupero e di restauro, è  stato reso fruibile e  facilmente visitabile.

Ringrazio la sorte e la mia curiosità per avermi fatto visitare questo stupendo, unico e magico monumento.