Non si può visitare piazza Campo de’ Fiori a Roma senza fermarsi a vedere la statua del libero pensatore Giordano Bruno, ex frate domenicano, filosofo e scienziato italiano del XV secolo.
Oggi, da lunedì a venerdì, dalle 7:00 alle 14:00, piazza Campo de’ Fiori diventa un mercato rionale di frutta e verdura, mentre di notte è uno dei ritrovi preferiti dagli studenti e dai giovani romani per oziare e divertirsi, data la presenza di numerosi locali, trattorie e ristoranti.
Molti secoli fa, invece, piazza Campo de’ Fiori era il luogo dove venivano eseguite le condanne a morte pubbliche della Santa Inquisizione dello Stato Pontificio.
La statua di Giordano Bruno, con la sua rappresentazione seria e cupa, il cappuccio mistico e rancoroso, testimonia e ricorda che in passato veniva costruito il patibolo per uccidere o bruciare sul rogo gli eretici impenitenti condannati a morte dal tribunale della Santa Inquisizione.
Piazza Campo de’ Fiori era il luogo dove il potere esercitava il diritto di uccidere gli uomini e gli scienziati condannati da tribunali per aver criticato o formulato teorie contrarie alla dottrina ecclesiastica imposta dall’ordine costituito e accettata da tutti.
Giordano Bruno
STORIA E CAUSA DELLA CONDANNA A MORTE DI GIORDANO BRUNO
Giordano Bruno aveva abbandonato la religione cattolica per aderire alle idee calviniste e venne arrestato a Venezia il 23 maggio 1592 a seguito delle denunce di Giovanni Mocenigo.
Il 27 febbraio 1593, la Santa Inquisizione, in particolare l’inquisitore cardinale di Santa Severina Giulio Antonio Santorio e successivamente il nunzio pontificio Ludovico Taverna, volle il suo trasferimento nelle carceri romane.
Le principali accuse mosse dall’inquisizione contro Giordano Bruno furono:
- Il panteismo (Il panteismo è una visione filosofica e religiosa che sostiene che Dio o l’essenza divina si manifesti in tutto ciò che esiste nell’universo);
- La negazione del dogma trinitario;
- La sua posizione sulla transustanziazione (La trasformazione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo durante la celebrazione della messa).
Bisogna riconoscere che Giordano Bruno, fino alla morte sul rogo, difese le sue idee davanti alla Santa Inquisizione.
A differenza di Giordano Bruno, diventato dopo la sua morte il simbolo della difesa del libero pensiero, Galileo Galilei, famoso fisico, astronomo e matematico, fu arrestato, processato per eresia e costretto a rinnegare il suo pensiero dagli inquisitori romani del Sant’Uffizio.
Galileo Galilei
La statua di Giordano Bruno è stata eretta in piazza Campo de’ Fiori, un luogo dove la peggiore storia della Santa Inquisizione viene ricordata, per ricordare alle generazioni future che in questa piazza, il 17 febbraio 1600, venne prima torturato e poi bruciato vivo per eresia un libero pensatore che a costo della propria vita ha difeso le sue idee senza mai rinnegarle davanti alla Santa Inquisizione dello Stato Pontificio.
CARATTERISTICHE E STORIA DELLA STATUA DI GIORDANO BRUNO
La statua di Giordano Bruno venne realizzata da Ettore Ferrari e venne installata in piazza Campo de’ Fiori il 9 giugno 1889 come monumento celebrativo.
Il monumento di Giordano Bruno fu realizzato grazie alla battaglia dei liberali contro i clericali e grazie alla successiva raccolta di fondi, che durò dal 1876 fino al 1884, provenienti da massoni, personaggi illustri italiani e molti uomini di cultura europei.
Per chiedere la fusione della statua intervenne direttamente Francesco Crispi, patriota, anticlericale e presidente del consiglio del governo italiano, nel 1887.
La collocazione della statua in piazza Campo de’ Fiori sancì la più grande sfida nei confronti della Chiesa, del papato e dei clericali da parte dei liberali.
I materiali utilizzati furono il bronzo per la statua e il granito rosa di Baveno per il piedistallo.
La statua è alta 680 cm, profonda 700 cm e larga 700 cm.
Collocazione della statua di Giordano Bruno – Piazza Campo de’ Fiori – Roma
